Dettagli. Quelli che fanno la differenza. Soprattutto in una manifestazione di altissimo livello come i Giochi Olimpici.

I commissari tecnici delle Nazionali di ciclismo Daniele Bennati (professionisti), Paolo Sangalli (donne) e Marco Velo (cronometro) sono a Parigi (foto Federciclismo) per i sopralluoghi dei percorsi delle gare a cinque cerchi su strada.

Insidie e caratteristiche dei tracciati delle cronometro e delle prove in linea: i ct azzurri non vogliono lasciare nulla al caso.

È un percorso da veri specialisti – osserva Marco Velo a proposito dei 32,4 km delle cronometro, con partenza e arrivo presso il Ponte Alexandre III – con poco dislivello e pochi cambi di ritmo. Quasi tutti i cambi di direzione si faranno in velocità. Mi piace tantissimo: finalmente una crono olimpica per veri cronomen”.

La gara in linea maschile si snoda per 273 chilometri con un dislivello complessivo di 2800 metri. “Sarà una prova molto lunga – il commento di Daniele Bennati –. Difficile da interpretare, considerando che parteciperà un gruppo ridotto a circa 90 atleti. Il tratto in linea di 225 km attorno a Parigi non è particolarmente complicato, se non qualche côte. Una volta tornati a Parigi affronteremo il circuito finale senza mai passare sotto il traguardo. Lo strappo in pavé verso Montmartre, 900 metri al 9% max e circa 7% medio, potrebbe rivelarsi decisivo, anche se all'interno del circuito ci saranno altre due piccole asperità anch’esse in grado di stuzzicare la fantasia degli attaccanti. L'arrivo sarà pianeggiante e sotto l'ombra della Tour Eiffel”.

Il percorso della gara femminile sarà invece di 158 km con un dislivello dichiarato dagli organizzatori di 1.700 metri. Paolo Sangalli la vede così: “La gara sarà di 158 km più 5 di tratto neutralizzato. Come ogni prova olimpica la caratteristica sarà il numero di atlete ridotto e quindi con il controllo della corsa difficoltoso. Dopo la partenza dal Trocadero si uscirà da Parigi verso la campagna francese dove affronteremo 6 côte e, dopo 117 km, inizieremo il primo passaggio (dei tre previsti, ndr) dello strappo in pavé verso Montmartre, che sarà fondamentale nell’economia della gara. Nel circuito finale di 18,4 km sono presenti altri due rilievi altimetrici ideali per attacchi. L'arrivo è posto a 9,5 km dall’ultimo passaggio da Montmartre dopo aver costeggiato la Senna e con alle spalle la Tour Eiffel”.