TIRO A SEGNO
Presentati i sette azzurri della squadra olimpica, Malagò: "Fieri del lavoro svolto: siete la storia dei Giochi"
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Da Roma a Parigi: la Nazionale italiana di tiro a segno è pronta per vivere l'appuntamento più atteso.
A meno di quindici giorni dalla Cerimonia d'Apertura dei Giochi Olimpici 2024, infatti, è stata presentata presso il Salone d'Onore del CONI la squadra azzurra che, da sabato 27 luglio a lunedì 5 agosto, cercherà di prendersi le luci della ribalta sulle pedane dello Châteauroux Shooting Centre (270 chilometri a sud rispetto alla capitale francese, ndr), che ospiterà anche le prove olimpiche del tiro a volo.
Hanno preso parte alla cerimonia di presentazione, tra gli altri, il Presidente Giovanni Malagò, il Segretario Generale e Capo Missione dell'Italia Team Carlo Mornati, il Presidente del CIP Luca Pancalli, il Presidente dell'Unione Italiana Tiro a Segno (UITS) Costantino Vespasiano, il Presidente dell'International Shooting Sport Federation (ISSF) Luciano Rossi, il Direttore della Preparazione Olimpica dell'UITS Pierluigi Ussorio e il Direttore dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI Giampiero Pastore.
Saranno sette (sei uomini e una donna) gli azzurri ai nastri di partenza ai prossimi Giochi: Danilo Dennis Sollazzo, Edoardo Bonazzi (carabina ad aria compressa 10 m e carabina 3 posizioni 50 m), Barbara Gambaro (carabina ad aria compressa 10 m, carabina 3 posizioni 50 m e mixed team di carabina), Paolo Monna, Federico Nilo Maldini (pistola ad aria compressa 10 m), Riccardo Mazzetti, Massimo Spinella (pistola automatica 25 m). Eguagliato, dunque, il precedente record stabilito nell'edizione di Tokyo 2020.
La delegazione tricolore può contare su due leader ben definiti in termini di esperienza come Mazzetti e Monna, argento e oro europei in carica nelle rispettive specialità. Il primo, inoltre, ha già fatto parte dell’Italia Team sia a Rio 2016 sia a Tokyo 2020 mentre il secondo ha calcato per la prima volta il palcoscenico a cinque cerchi proprio tre anni fa nella capitale giapponese. L’edizione parigina, invece, rappresenta una prima volta a livello olimpico per Sollazzo, argento ai Mondiali 2022 e vincitore dei Giochi Europei 2023, Maldini, argento agli Europei 2023 nella prova a squadre miste, Bonazzi, Spinella e Gambaro.
“Siamo molto felici per il modo in cui la federazione ha lavorato negli ultimi tre anni - ha detto Giovanni Malagò -. Dovete essere fieri di quello che avete fatto sino ad oggi e ve ne siamo molto riconoscenti. Il nostro obiettivo è migliorare il record delle 40 medaglie di Tokyo 2020 e ci serve assolutamente il vostro aiuto per farlo. Quando il barone Pierre de Coubertin (fondatore dei Giochi Olimpici moderni, ndr) decise che la prima edizione dovesse tenersi ad Atene nel 1896 erano presenti i 12 sport tradizionali e tra questi c’era anche il tiro a segno. Rappresentate la storia delle Olimpiadi”, ha concluso il Presidente del CONI.
È intervenuto anche Costantino Vespasiano: “Sono emozionato perché è la prima volta che ho il piacere di presentare una squadra olimpica. Sono orgoglioso per il duro lavoro che abbiamo svolto in questi ultimi due anni e mezzo. È stata una bella sfida perchè il 29 febbraio avevamo una sola carta olimpica. Con sacrificio e sudore abbiamo ottenuto altre sei carte e adesso abbiamo sette atleti che voleranno a Parigi. La loro età media, inoltre, ci lascia ben sperare per il futuro", ha dichiarato il Presidente dell'UITS.
"C'è stato un grande lavoro dei tecnici, dei dirigenti e della federazione - il commento di Luciano Rossi -. Faccio una promessa: sarà la prima e l’ultima volta che il tiro sarà dislocato rispetto alla sede principale di un'Olimpiade. Si tratta di uno degli sport fondatori dei Giochi Olimpici moderni e non può essere marginalizzato. Pierre de Coubertin era un tiratore di pistola. Nel poligono di Chateauroux quello che mancherà sarà il calore dello spirito olimpico, che non potremo respirare appieno. Per questo abbiamo deciso di creare la 'Casa della Federazione Internazionale' e tutte le sere avremo occasione di celebrare come meritano gli atleti vincitori", ha detto il Presidente dell'ISSF.
Soddisfatto, infine, anche Pierluigi Ussorio: "Andiamo a Parigi con un gruppo molto giovane. Non è stato semplice. Ho sempre creduto in questi ragazzi e nel mio staff perché i numeri ci dicevano questo. Prima di arrivare a sette pass olimpici li abbiamo sfiorati in più occasioni. Nessuno ha regalato nulla a questi ragazzi e sono stati davvero fantastici. Sicuramente daranno il massimo poi vedremo ciò che verrà", ha terminato il Direttore della Preparazione Olimpica dell'UITS.