ROAD TO PARIS 2024
Presentata l'Analisi Bio-Climatica di Parigi. Il Professor Pezzoli ai tecnici azzurri: "area a forte variabilità, preparatevi a competere in condizioni differenti"
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Sulle medaglie di Parigi 2024, giocherà un ruolo importante il clima e il CONI vuole farsi trovare pronto. Importanti spunti di riflessione li ha dati oggi il Seminario online “Analisi Bio-Climatica Parigi 2024”, a cura dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, che ha fornito ai responsabili tecnici delle squadre azzurre uno studio dettagliato per garantire la migliore partecipazione italiana alla XXXIII edizione dei Giochi Olimpici estivi.
“Questa è un’occasione per fare il punto su Parigi – ha detto in apertura dei lavori il Segretario Generale del CONI e Capo Missione a Parigi 2024, Carlo Mornati -. È utile avere una panoramica su quella che potrebbe essere l’evoluzione del clima. Faremo il possibile per stare insieme nel cammino di avvicinamento ai Giochi, dandoci dei temi di interesse comune, ma oggi è estremamente importante avere un quadro statistico di quello che succede per chi si gioca medaglie per pochi centesimi in un bacino d’acqua, in un campo gara o sulle strade”.
E un anno dopo il Forum dedicato ai Segretari Generali, ai dirigenti, ai direttori e ai commissari tecnici delle varie Federazioni e organizzato dalla Preparazione Olimpica e alla luce anche dei sopralluoghi dei responsabili tecnici alle venue di Parigi 2024 che si sono svolti la scorsa settimana, il CONI si è focalizzato su un aspetto che sarà determinante nella prestazione e nei risultati degli atleti.
“L’obiettivo comune è quello di stare fino all’ultimo in Italia per poi trasferirci a Parigi, è quindi importante conoscere lo sbalzo termico nel Villaggio Olimpico o negli allenamenti”, ha aggiunto Mornati che si è poi soffermato proprio sul Villaggio visitato la scorsa settimana. “Per la costruzione sono state utilizzate nuove tecnologie, è un villaggio molto diverso rispetto ai precedenti – ha evidenziato-, poiché non si tratta dei classici quartieri tutti identici ma di un nuovo complesso abitativo, con palazzine che potrebbero avere finalità commerciali o abitative. È un villaggio molto sfalsato, con palazzi completamente diversi. Noi abbiamo scelto una delle palazzine più idonee, vicina alla mensa, alla palestra e alle piattaforme dei trasporti. Le tecnologie utilizzate non prevedono l’utilizzo dell’aria condizionata, ma una canalizzazione permanente dell’aria. Ed effettivamente sembra funzionare. Se le condizioni dovessero essere come quelle di quest’anno i condizionatori non serviranno”.
Giampiero Pastore, Responsabile dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, ha quindi introdotto il Professor Alessandro Pezzoli, bio climatologo del Politecnico di Torino che ha curato l’ ‘Analisi Bioclimatica di Parigi 2024’.
“Abbiamo analizzato un’area molto grande che ha una discreta densità di strumenti meteorologici ma che non coprono nei dettagli tutta la nostra zona – ha spiegato Pezzoli -. Abbiamo lavorato con una metodologia testata anni fa per un’azienda di biciclette che ci ha chiesto di lavorare su diverse competizioni come il mondiale in Qatar e la gara in linea di Rio 2016”.
L’analisi climatologica di Parigi (foto ANSA) è stata effettuata sulla base dei dati meteorologici simulati dal modello CALMET, ad altissima risoluzione con griglia a 200m x 200m. Analizzando quello che è accaduto dal 2013 al 2022 in quello che sarà il periodo olimpico (19 luglio-18 agosto) si è andati ad estrarre il punto modello del campo gara e creato un database virtuale per tutte le ore della giornata.
“L’area di Parigi è a fortissima variabilità, molto elevata rispetto alla media – ha evidenziato il bio climatologo -. Si tratta della classica area del clima continentale in cui possiamo avere rapidi sbalzi. Avremo un’estrema variabilità oraria, tra mattina pomeriggio e sera, un’estrema variabilità giornaliera nel corso della settimana. Occorre quindi prepararsi a competere in condizioni differenti, perché c’è un’estrema variabilità rispetto ai valori medi. Occorre inoltre prestare attenzione al discomfort termico durante i temporali, in cui il vento può aumentare molto”.
Proseguendo la sua analisi Pezzoli ha spiegato che “il vento da sud-ovest caratterizza il flusso principale dell’area parigina. L’area con maggiore intensità è quella centrale di Parigi che spesso riceve il flusso più forte”. “La Capitale è capace di situazioni estreme – ha rilevato il professore -: in questo periodo abbiamo preso la giornata del 28 luglio 2015, tra le 16 e le 17, in cui abbiamo avuto il valore minimo della temperatura massima: 17,4 gradi. Quello che abbiamo visto questa estate, con una temperatura tra i 17 e i 20 gradi, non è quindi così infrequente. Ma Parigi è capace di stupire anche nell’altro senso. Nel famoso 2003 il numero più elevato di morti generato dall’elevata temperatura è stato proprio in Francia, caratterizzata da una configurazione estesa dove spesso non arrivano le termiche di mare. Il 25 luglio 2019 alle 17 del pomeriggio la temperatura massima era di 43°. Siamo passati quindi dai 17 gradi del 2015 ai 43 gradi del 2019. Ovviamente è un’analisi statistica, ma possiamo avere anche degli estremi che vanno analizzati”.
Le temperature medie del Villaggio Olimpico, situato a Nord della Capitale, seguiranno l’andamento classico parigino: relativamente basse al mattino (16-17 gradi), con il massimo verso le 16-17 del pomeriggio, sui 24-25 gradi.
“È importante rapportare queste temperature all’umidità – ha proseguito Pezzoli -. All’aumentare della temperatura diminuisce infatti l’umidità. Nel pomeriggio essa scende per poi risalire nel tardo pomeriggio o in caso di temporali. Al mattino invece potrebbe esserci nuvolosità dovuta all’umidità elevata e gli atleti potrebbero risentire di un moderato stress da freddo, così anche la sera”.
Successivamente il professor Pezzoli è entrato nello specifico delle diverse sedi di gara, approfondendo le le singole macroaree, a partire dallo Stadio Nautico della Marna per proseguire con le zone de Les Invalides, La Chapelle Arena, Elancourt Hill, Roland Garros e Versailles, fornendo informazioni mirate ai responsabili tecnici delle discipline impegnate nelle aree oggetto di studio. (agc)