Entrano nel vivo i preparativi in vista di Parigi 2024. Dopo l’edizione record di Tokyo 2020 e quella storica invernale di Pechino 2022, il CONI e le Federazioni Sportive Nazionali si sono ritrovate oggi al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa per programmare il lavoro in vista dei Giochi Olimpici francesi.
L’occasione l’ha offerta un Forum dedicato ai Segretari Generali, ai dirigenti, ai direttori e ai commissari tecnici delle varie Federazioni e organizzato dalla Preparazione Olimpica.


“Abbiamo un quadro abbastanza chiaro e volevamo condividerlo con voi, con il coinvolgimento dei quadri tecnici e anche dei team manager dato il format particolare che avrà Parigi. Parigi è molto semplice, ma per altri versi molto complicata – ha ammonito il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati -. Rispetto a Rio 2016 e Tokyo 2020 è più semplice dal punto di vista organizzativo, ci alleneremo a casa nostra, ma rispetto alle altre Nazioni siamo tutti nella stessa barca a livello tecnico. In questa che sarà, speriamo, la prima Olimpiade post covid occorre quindi prestare molta attenzione al livello tecnico. A Parigi vogliamo focalizzarci sui dettagli che sono molto più profondi. La nostra intenzione è andare lì quanto prima con i vari direttori tecnici e sportivi in modo che possiate avere tutti contezza di quello che sta succedendo. Oggi poi l’Istituto di Medicina dello Sport riapre con il Professor Andrea Ferretti come nuovo direttore sanitario e  la Dottoressa Maria Rosaria Squeo responsabile dell’area Olimpica, torniamo ad essere un’unica squadra. E anche l’Istituto di Scienza è a disposizione per fare più sinergia possibile”.


A illustrare le venue gara e la disposizione dei Villaggi Olimpici è stato il responsabile della Preparazione Olimpica, Alessio Palombi. “Ventuno sport saranno nel raggio di 10 km dal Villaggio, nei luoghi più iconici della città – ha evidenziato -. Gestire la delegazione all’interno di una città che vivrà la sua quotidianità necessita quindi di un’organizzazione perfetta, molto simile a Londra ma più esasperata. Dovremo quindi ripensare le nostre modalità di spostamento, affidandoci ai mezzi pubblici e del comitato organizzatore”.

Elisa Santoni ed Enzo Bartolomeo hanno illustrato ai rappresentati di 31 delle 32 Federazioni Olimpiche presenti a Parigi, rispettivamente gli accrediti e il programma sportivo e il programma ticketing e l'hospitality.


Giampiero Pastore, responsabile dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, ha invece introdotto la nuova struttura sanitaria targata CONI. “Siamo in una fase completamente nuova – ha detto -. L’unione dell’Istituto di Medicina con l’Istituto di Scienza è di fondamentale importanza. In un certo senso si ritorna al passato e daremo un servizio completo a 360 gradi. Vogliamo venire incontro a tutte le vostre esigenze, in modo da arrivare a Parigi con una condivisione completa del percorso”.


Nulla sarà lasciato al caso, anche dal punto di vista climatico grazie alla collaborazione con il professor Alessandro Pezzoli del Politecnico di Torino. “Il clima influenza la salute umana e quindi la prestazione sportiva - ha spiegato il ricercatore - . L’obiettivo del Politecnico Torino è di andare a definire le situazioni climatiche più probabili dell’area parigina”.