Sono Leonardo Fabbri, ho 26 anni e ho scelto di dichiarare guerra alla mediocrità”. La marcia di avvicinamento a Parigi 2024 su Italia Team TV prosegue con l’intervista all’atleta toscano, medaglia d’argento nel getto del peso ai Mondiali di Budapest lo scorso agosto.

L’azzurro (foto ANSA) si racconta alla piattaforma OTT del CONI, ripetendo gli insegnamenti appresi dal suo mental coach, figura fondamentale per la sua crescita: “Ho imparato l’importanza di non accontentarsi mai, di cercare sempre di superarsi. Credo nel valore della perseveranza: si sbaglia tanto, ma dagli errori si cresce. E dalle sconfitte si impara sempre qualcosa di nuovo”.

Fabbri Leonardo intervistato

Mentre il papà Fabio correva i 100 metri, il piccolo Leo perdeva i suoi giocattoli sotto la sabbia del campo di atletica: “Il mio sogno è sempre stato essere felice”. Oggi è il gigante buono della Nazionale e alla rassegna iridata in Ungheria ha toccato la vetta più alta, sin qui, della sua carriera: “A Budapest ho fatto la gara della vita. L’argento mi ha dato tanta fiducia anche in vista dei Giochi Olimpici di Parigi”.

Anche perché a Tokyo 2020 le cose non sono andate come desiderava. In Giappone Fabbri non si è qualificato alla finale; l’anno prossimo cercherà di riscattarsi: “L’Olimpiade è il massimo per uno sportivo. Non vedo l’ora di essere in Francia: voglio rifarmi dopo la delusione di Tokyo”. Per tutto il resto, compresi i progetti futuri (“Dopo il ritiro mi piacerebbe diventare mental coach”), ci sarà tempo. Nel mirino, da qui ai prossimi mesi, ci sono solo i cinque cerchi.

 

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