CONI E MASE
Casa Italia Parigi 2024, presentato il protocollo d'intesa sulla sostenibilità con il Sottosegretario Barbaro, Malagò: "Onorati di questa responsabilità"
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La sostenibilità nel mondo dello sport italiano è arrivata a un punto di svolta. Nella Sala Giunta del CONI, a Roma, il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Sottosegretario di Stato al MASE con delega allo sport Claudio Barbaro hanno presentato i termini del protocollo d’intesa siglato tra CONI e MASE teso ad accelerare il processo di sostenibilità nello sport, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Il processo avrà inizio con una serie di eventi pilota - identificati dai due soggetti istituzionali - che fungeranno da best practices, da replicare in futuro per condurre il Paese verso criteri di sostenibilità all'avanguardia. Un percorso che, nelle intenzioni del Governo, si rende necessario per un iter legislativo in grado di incidere sul tema dello sport sostenibile.
Tra le prime iniziative messe in campo dal protocollo d’intesa c’è Casa Italia ai Giochi Olimpici di Parigi, che sarà ospitata da Pré Catelan, padiglione immerso nel più grande polmone verde della città, il Bois de Boulogne. Nella casa degli azzurri saranno adottati criteri di sostenibilità come l’efficientemente energetico della struttura, l’utilizzo di erogatori d’acqua per scoraggiare l’utilizzo di bottiglie di plastica e arredi della sala stampa ecocompatibili.
“Questo protocollo è una bella notizia ed è una storia che parte nel 2018 - ha sottolineato Giovanni Malagò -. Ricordo benissimo l’idea di portare avanti un atto che consentisse di sviluppare dei progetti legati all’ambiente e tutto si concretizzò nel 2019. Poi abbiamo avuto qualche complicazione, ma quando il Sottosegretario Barbaro mi disse che era riuscito a tirare fuori quel documento mi sono quasi commosso. Il CONI è un ente pubblico e siamo per natura un ente no-profit. Siamo l’emanazione del CIO, che in ogni suo concetto mette la parola ‘sostenibilità’, che è una meravigliosa e bellissima ossessione: è tutto. Non è solo ambientale ma anche finanziaria e sociale. Il primo soggetto ad essere fiero di questo protocollo è proprio il CIO. Noi siamo degli apripista e siamo onorati di questa responsabilità. Mi auguro che tutto questo possa andare avanti a vita perché rappresenta un qualcosa che rende orgoglioso non solo lo sport in generale ma anche tutti gli italiani”.
“Lo sport è l’unico comparto che intercetta tutti e 17 i goal dell’Agenda 2030, e anche per questo sono contento che siamo riusciti a proseguire su questa linea di intervento che vedrà il Ministero e il CONI raggiungere traguardi importanti sulla sostenibilità nello sport - ha aggiunto Claudio Barbaro -. Il Protocollo che abbiamo firmato, della durata di due anni, nello specifico si divide in quattro linee direttrici: la partecipazione, come evento emblematico e rappresentativo, ai Giochi di Parigi; la formazione, fondamentale per iniziare a costruire la figura professionale del manager della sostenibilità degli eventi sportivi; la promozione dello sport, di base e per tutti, con eventi formativi ed eventi sportivi pilota; infine, la parte più corposa dell’accordo vedrà una serie di eventi pilota di carattere nazionale e internazionale che, rappresenteranno delle buone pratiche per eventi sportivi sostenibili. Le basi sono state già gettate a Piazza di Siena, nella finale di Coppa Italia e a Casa Azzurri agli Europei di calcio”.
CONI e MASE sono partner naturali per un nuovo corso dello sport che punti anche sull’educazione ambientale con un cambio di paradigma, coinvolgendo in questo percorso non solo gli studenti come accaduto in passato, ma tutte le fasce della popolazione italiana. Per questo, puntare sullo sport e i suoi rappresentanti, ossia gli atleti che sono i più efficaci portatori e diffusori di valori sani nella società, è una chiave che si ritiene vincente.