Se penso a Parigi 2024, che per noi sarà Tahiti, già mi vengono i brividi. Ora devo pensare soltanto alle qualificazioni, ma sono sicuro: ci sarò”. Leonardo Fioravanti non ha dubbi. Il surfista romano, reduce dalla prima esperienza a cinque cerchi a Tokyo 2020, sta vivendo un ottimo momento di forma.

A inizio febbraio Fioravanti ha raggiunto per la prima volta in carriera la finale di una tappa della World Surf League, chiudendo al secondo posto il Billabong Pro Pipeline di Oahu alle Hawaii, sconfitto soltanto dall’australiano Jack Robinson. Pochi giorni dopo si è fermato agli ottavi di finale nella seconda tappa del tour, ancora alle Hawaii e nuovamente eliminato da Robinson, mentre nel recente appuntamento di Leiria, in Portogallo, è stato sconfitto nei sedicesimi da Barron Mamiya.

Davvero un grandissimo inizio”, ha ammesso Fioravanti, oggi impegnato al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti dell'Acqua Acetosa per i periodici test neuromuscolari e di mobilità articolare degli arti superiori e inferiori, svolti con i tecnici dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, in vista dei prossimi appuntamenti agonistici. “Ho disputato la mia prima finale, sono sesto nella classifica della World Surf League dopo tre tappe, ma la stagione è lunga, manca tantissimo e devo continuare a spingere. Voglio dare tutto perché iniziare bene è importante, ma finire al meglio è fondamentale”.

Al termine delle finali, in programma a settembre in California, i migliori 10 atleti staccheranno il biglietto per Parigi 2024, o meglio per Tahiti, dove si assegneranno le medaglie a cinque cerchi dell’edizione francese (qui la #roadtoParis2024). “Il 2023 è un anno importante perché c’è in palio la qualificazione”, ha sottolineato Fioravanti. “C’è la World Surf League e ci sono i World Surfing Games a El Salvador: l’obiettivo è ottenere il pass perché se penso ai Giochi ho già i brividi. Ho assaporato in Giappone le emozioni olimpiche, nel 2024 voglio arrivare ancora più preparato. Ora devo guardare passo per passo e pensare soltanto alle qualifiche, ma sono abbastanza sicuro: parteciperò ai Giochi, con il supporto della federazione, del CONI, dell’Italia Team, delle Fiamme Oro, dei tifosi e dei surfisti italiani ce la farò”.